Prefazione

Ci sono armature che è difficile sfilarsi di dosso.
Ci sono mostri che è difficile dimenticare.
E ci sono passati da cui è difficile scappare.
Ci sono sguardi che non si può imporsi di non sognare.
E ci sono sogni che non si può imporsi di non vivere.
C'è la libertà.
Quella che vola alto, oltre il filo di un aquilone.
E c'è la voglia di raggiungerla.
Di afferrarla.
E di sentirne il sapore sulle labbra.
Anche per un istante soltanto.
E poi c'è qualcosa da cui non ci si può difendere.
Più forte del male.
Più forte del terrore.
Più forte delle crepe impresse nell'anima.
Alcuni lo chiamano amore.
Altri hanno paura a farlo.
E in mezzo a tutto questo ci sono Severus e Hermione.
Con le loro storie scomode, o troppo perfette.
Con le loro vite logore, o troppo impeccabili.
Ci sono due cuori che faticano a battere, due mani che faticano ad afferrarsi e due respiri che non sanno respingersi.
Questa è una storia semplice.
Fatta di sentimenti semplici.
Eppure immensi.
È la storia di una favola vecchia di secoli, e di una follia che sembra impossibile distruggere.
È la storia di un amore che teme la luce del giorno, e l'ombra dell'anima.
È un amore che non può essere detto ad alta voce.
Necessario.
Rifuggito.
E desiderato con vergogna.
Infondo, forse, è la storia di qualsiasi amore.

[La storia è ambientata alcuni anni dopo la battaglia di Hogwarts. Hermione, ovviamente, è quindi maggiorenne.]