Description
La sensazione dell'acqua che sospinge il tuo corpo lontano, che ti soffoca nella sua presa insaziabile, fin quando la tua volontà è cancellata, i pensieri sconnessi e invisibili. Nuotavi, libero, senza nessun fastidioso tarlo ad invaderti la mente. Ormai eri quasi alla fine del percorso, vedevi la sponda e cercavi di raggiungerla. La vita però cambia il corso della storia, ti ha portato lontano, in un luogo dove non saresti voluto arrivare e lì, senza l'aiuto o la protezione di nessuno, ti sei dovuto alzare in piedi e hai dovuto lottare per qualcosa di molto più grande di ciò che ti aspettavi. Eri coraggioso e felice di vivere, vivevi per l'acqua, vivevi per te e per ciò che la vita ti aveva donato. Non fu una tua scelta se abbracciarla o farla cadere nel vuoto. Per sempre tua, Margot Lupo avrebbe dato qualsiasi cosa pur di vincere la gara e portarsi a casa un'altra vittoria, ma capisce ben presto che ai compagni di squadra importa più della loro vita sociale...il suo punto debole. Non si definisce esattamente una persona misantropa, asociale lo crede un termine più corretto. Trova che rintanarsi in un locale e focalizzare la mente sui pensieri sia un dono che hanno in pochi ed un luogo perfetto in cui stare. Secondo Enrico questo suo modo di fare prima o poi prenderà il sopravvento su di lui, e Lupo gli dà quasi ragione quando durante gli allenamenti non riesce a fare una vasca senza dover fermarsi a riprendere fiato. Dà la colpa alla sua mente, troppo ingrovigliata in pensieri incatenati gli uni agli altri per sciogliersi, quando il giorno della finale, durante i cento metri a stile libero, sente la pressione dell'acqua farsi insopportabile sulla sua testa ed i sensi abbandonarlo... #1 in ossigeno 22/11/18 #1 in ospedale 06/11/19